domenica 31 luglio 2011

nuovo tepee

Ed ecco il secondo tepee...
Sta piovendo forte e c'è il temporale...e io proprio non ho sonno. Adesso mi prendo un libro e vediamo se arriva Morfeo.
notte!

sabato 30 luglio 2011

primo tepee...finito

 
Il primo tepee è finito e ho iniziato l'altro. Non è un lavoretto così facile come pensavo...ci sono 18 colori diversi e non sono pochi per uno spazio da ricamare così piccolo. Ma sta venendo bene e mi piace...oddio a me piace tutto quello che riguarda i Nativi e poi adoro i dimensions.




mercoledì 27 luglio 2011

work in progress...

Il tepee va avanti...pensavo fosse più veloce ma ci sono parecchi cambi di colori e il punto scritto per le decorazioni della tenda.
La parola tepee è composta da due parti. La prima parte "te" ha il significato del luogo dove la famiglia si riunisce e vive. La seconda " pee" deriva da un'antica parola che indica gli organi del corpo che ci permettono di vivere. Quindi "tepee" si può tradurre così: luogo dove essi vivono. La struttura portante del tepee veniva realizzata legando tre grossi pali con una corda. Questi pali rappresentano l'intera vita dell'uomo per ricordargli che viene dal passato, vive nel presente ed è incamminato verso il futuro.

lunedì 25 luglio 2011

dolore e rabbia

Ho aperto internet e ho letto con dolore che un altro soldato italiano è morto in Afganistan e altri due sono feriti, uno in maniera molto grave. Quello che più però mi lascia con l'amaro in bocca è la serie di commenti che ho letto...mercenari, assassini...
Bene...due parole devo dirle perchè altrimenti mi strozzo . E parlo perchè so, ve lo garantisco.
Sono soldati, carabinieri, sminatori, medici dell'esercito...sono ragazzi giovani e uomini con famiglia che rischiano la vita ogni giorno lavorando per portare la pace, la democrazia e la cultura della non violenza in altri paesi. C'è anche il fattore economico sicuramente...ma la diaria di una missione non rende milionari, credetemi. Un soldato con una missione non si compera nè la villa, nè il macchinone o altro. Lavorano, rischiano e alla fine hanno un compenso come è giusto che sia, per cercare di migliorare la loro vita e quella dei loro cari...e ce ne vogliono di partenze, di distacchi da genitori, da mogli, da figli che ti vedono partire ma non sanno se ti vedranno tornare ...
Questa è la cosa che ti lacera, continuamente.  L'angoscia del non sapere. Aspetti la telefonata del giorno, la mail, l'sms..."sono arrivato, stai tranquilla...sono in caserma ...".
Non sono eroi, sanno quando partono quali sono i rischi e li accettano...  non voglio neanche dirvi cosa guadagna un carabiniere perchè è da vergognarsi ...ci si dovrebbe solo chiedere perchè lo fanno e ringraziare.
Ma non sono assassini e mercenari.

Parliamo troppo e a vanvera...forse ci si dovrebbe ricordare quando altri "assassini mercenari" sono venuti qui da noi per liberarci e darci la libertà.

...vorrei continuare, ma sento che andrei oltre il limite...

domenica 24 luglio 2011

lavori vecchi e lavori nuovi

Ho trovato e fotografato le due copertine che avevo fatto con l'aiuto di mia mamma per simone...quella a punto croce mi fa sorridere perchè è proprio uno dei miei primi tentativi , l'altra invece è fatta a punto catenella.
E il mio dimensions...che procede



pioggia e vento

Piove. Amo la pioggia e il vento. Sono fenomeni della natura che ritrovo nel mio carattere: la tranquillità e un po' la tristezza della pioggia e l'impetuosità e la violenza del vento e anche se le due cose sono apparentemente discordanti fra loro, io trovo che assieme creino un giusto equilibrio. Se poi dovessi essere anche su una spiaggia sarebbe l'ideale...ma non si può avere tutto, no?!
Il vento per i Nativi Americani era la voce del Grande Spirito e in lui trovavano la forza per il futuro, il rimedio per la mente e il coraggio di spazzare via come foglie secche tutto quello che ci ha fatto male e che non vale la pena ricordare...

"il Vento è la mia medicina
che spazza via le pietre dalla mia mente.
La pioggia è la mia medicina
che lava le mie ossa stanche.

Dall'acqua sabbiosa respiro l'odore del mare;
di là giunge il vento e soffia
su tutta laterra.
Dall'acqua sabbiosa respiro l'odore del mare;
di là arrivano le nubi e cade la pioggia
sul mondo.

mal di testa e allergia

In questi giorni il mal di testa non mi ha dato tregua...per non parlare dell'allergia agli occhi che mi faceva sembrare un vampiro in crisi di astinenza. La colpa dell'allergia è tutta mia però. SO e ripeto SO che non devo mangiare certi tipi di pesce . Il pesce non mi è mai piaciuto molto, ma da quando ho fatto l'intervento allo stomaco sembra quasi che tutti i miei gusti siano cambiati. La carne non riesco a mangiarla a meno che non sia tritata e onestamente la trovo senza sapore . E così sono passata al pesce...ma non posso mangiarne tutti i tipi . Siccome però non capisco un tubo li mangio lo stesso. Oddio...li assaggio.


Infatti è bastato che mangiassi 4 o 5 gamberetti che gli occhi hanno iniziato a gonfiarsi e a lacrimare. E questo succede con vongole, cozze, calamari, scampi...insomma quelli che a me piacciono di più. Quindi chi è causa del suo mal pianga se stesso e ...marina torna alla tua soglioletta o alla tua trotina se non vuoi che qualcuno ti infilzi con un paletto scambiandoti appunto per una parente di dracula.
Continuando a vedere i capolavori di mimma, mi sono detta che devo riprendere in mano l'ago anch'io e oggi, anche invogliata dalla frescura della giornata, ho tirato fuori dei dimensions che DEVO assolutamente fare altrimenti non ho il coraggio di prendermi i nuovi (non è vero, il coraggio ce l'ho, ma lo dico lo stesso per darmi uno stimolo in più a lavorare)





Per non sforzarmi troppo ho preso in mano e iniziato questo... vediamo se riesco a continuare o non mi stanco subito.


L'argomento dello schema sono i miei amati indiani come potete vedere. Da ricamare ci sono solo i due tepee e una squaw che non si vede nella foto.




Nel giardino la Miltonia è fiorita...purtroppo non è profumata come quella bianca che avevo, ma è bella e piena piena di boccioli. Ho poi ricomprato poi per l'ennesima volta la mimosa sensitiva...non c'è verso che riesca a farla vivere per più di qualche settimana. Forse è perchè ogni volta ci passo vicino la tocco e lei si chiude...le faccio venire lo stress mi ha detto il giardiniere... e lui si che se ne intende di stress alle piante.












Sto curando anche le piante grasse di mia sorella, le abbiamo portate giù e quelle piccole il giardiniere me le ha sistemate su un carrello a lato della finestra della cucina. I cactus grandi invece li abbiamo messi nel pianerottolo della scala così nessuno ci va addosso e rischia lo sfregio.








lunedì 18 luglio 2011

il terremoto


Ieri sera c'è stato il terremoto in Veneto...l'unico che lo ha sentito in casa mia è stato mio marito. Era seduto sul divano e ha fatto un salto degno di un atleta professionista. Io ero seduta al tavolo in cucina ma non sentito nulla. Ammetto che l'ho scambiato per pazzo.

"La Pianura Padana ha tremato, tra Veneto, Emilia Romagna e Lombardia come leggiamo sul Corriere: sono stati registrati quattro movimenti tellurici intorno alle 20.30.
Il primo, alle 20.22, di magnitudo 3,1 (secondo la scala Richter) è stato localizzato fra le province di Rovigo e Mantova, nei comuni di Castelmassa e Sermide, lungo il fiume Po.
Il secondo, più forte, di intensità 4,7, ha toccato anche le province di Padova, Vicenza, Verona e Ferrara. L'epicentro è stato individuato fra i comuni di Felonica (in provincia di Mantova) e Bagnolo di Po, Calto, Castelmassa, Ceneselli, Ficarolo, Gaiba, Giacciano, Salara e Trecenta, tutti in provincia di Rovigo. "


Comunque, appurato che effettivamente c'è stato questo terremoto, bisogna anche dire che è un fatto anomalo nella nostra zona. Siamo in pianura, su un terreno sabbioso, i colli sono spenti da secoli, la zona è considerata a bassissima sismicità, sia storica che strumentale.
Simone è sempre più convinto che la fine del mondo è vicina.

tentazioni

Tentazioni...si tentazioni perchè non so quando li farò questi Dimensions. Comunque oggi ho visto i nuovi disegni nel sito di tomas su ebay e sono tentatissima. Potrei farmi un regalino per il mio compleanno, no?!






Già il primo regalo mi arriverà domani: la bicicletta. Non era prevista, ma venerdì qualcuno è andato addosso, probabilmente facendo retromarcia con un auto, alla mia bici messa nel parcheggio del centro commerciale e mi ha praticamente distrutto la ruota dietro e ovalizzato quella davanti. Metterla a posto costa quasi di più che prenderla nuova e quindi, dopo 25 anni di onorato servizio la mia olandesina bianca se ne va in discarica. Quante volte ci ho portato i due pargoli quando erano piccoli!
Spero che almeno sulla carrozzeria abbia lasciato una bella botta.





Poi, visto che mantengo sempre le minacce...ecco l'orrenda foto che ho trovato della colonia. Si possono ammirare i costumi all'ultimissima moda, la linea delle modelle e le pose sapientemente studiate.
Da sinistra a destra: mia cugina Lidia, l'educatrice, mia sorella, io, Paola ?, la vicedirettrice.
Di sicuro per me e per Paola (non sono sicurissima del nome) era l'ultimo anno di colonia, solo che non mi ricordo se avessimo 12 o 13 anni, certo eravamo ben messe.


Poi per ultimo ma non ultimo...la richiesta di giacomo che mi ha detto che non messo una sua foto di quando era piccolo. Eccolo allora il mio pupetto:

venerdì 15 luglio 2011

sorelle

C'era una volta...un re? Un principe? Un drago?
noo... c'erano una volta tre sorelle: marina, manuela, maria. Vivevano in una casa con mamma e papà, l'orto, il giardino , il cane Remo, i ricci e il treno che faceva da colonna sonora alle loro giornate di bambine senza pensieri.
Vi avevo già detto che il mio papà era un ferroviere e quindi le tre case che noi abbiamo abitato sono state due caselli e la stazione. Della prima mi ricordo poco o niente, ero troppo piccola.

Della seconda invece in cui ho abitato dai 3 ai 6 anni ho parecchi ricordi. Era il primo casello che si trovava dopo la stazione di Padova in direzione di Venezia...a 700 metri circa da dove abito adesso. Mio papà era responsabile delle sbarre e della cabina. Era una casa a un piano...due camere, cucina e un bagnetto, niente riscaldamento ma una grande stufa che scaldava la grande cucina. All'esterno un ampio orto, un piccolo giardino o meglio una lunga aiuola nella parte anteriore della casa che confinava con la cancellata che ci divideva dalle rotaie, una specie di rimessa per le biciclette e la moto di papà nella parte posteriore e che confinava con l'asilo parrocchiale e a due passi la chiesa e la scuola elementare. L'orto, che è sempre stata la passione di mio papà era recintato perchè non andassimo a pestarci dentro e per il cane. Il cane...ho un flash...mia mamma che fa entrare i colleghi di papà per scaldare loro la pentolina del mangiare e dice"..tu no Remo, tu resti fuori"; il cane che si avvicina cauto ai ricci che c'erano nell'orto e che io e mia sorella facevamo rotolare col bastone; che abbaia alle persone che si fermavano a piedi o in bicicletta perchè le sbarre erano chiuse....un meticcio rossastro col pelo lungo che si chiamava Remo. Mi ricordo che finì sotto al treno e che mia mamma non ne volle più tenere.

In quegli anni eravamo solo io e manuela. Due anni di differenza tra lei e me, '59 io e '61 lei. Siamo sempre state cane e gatto, acqua e olio. Io tranquilla e paciosa, lei elettrica e sempre in movimento. Più brava di me a scuola, attaccatissima alla mamma, gelosa delle attenzioni che poteva dare a me... competizione e gelosia nei miei confronti che non le è mai passata nel corso degli anni. Mi ricordo che mi tagliava tutti i capelli delle bambole e di quanto piansi quella volta che rase a zero i capelli rossi della bambola di Gianburrasca che mi aveva portato la befana dei ferrovieri perchè a lei invece era arrivato un regalo che non le piaceva. Noi non aspettavamo babbo natale ma la befana. Il giorno dell'epifania tutti i figli dei ferrovieri si riunivano nella grande sala del dopolavoro ferroviario e dopo la proiezione di un film, venivamo chiamati uno ad uno sul palco e ci davano il regalo. Begli anni...

Prima di andare ad abitare in stazione, per circa un anno e mezzo vivemmo in un appartamento poco distante dal casello che avevamo dovuto lasciare perchè lo dovevano buttare giù...con l'aumento della velocità dei treni si era troppo vicino ai binari, mi disse mio papà anni dopo e non c'era più sicurezza. Con noi per un anno venne ad abitare mio nonno materno...e questo sarà un altro post.

Nel 68 nacque maria, che noi abbiamo sempre chiamato mariuccia. Prematura, con labbro leporino e palatoschisi. Me lo ricordo come se fosse ieri il dolore dei miei genitori ogni volta che dovevano operarla...e di operazioni ne ha fatte una decina...la prima a nove mesi. Quarantanni fa non c'erano le tecniche e le conoscenze di adesso e quindi era tutto un'incognita. Quando la portarono a casa la prima volta i medici consigliarono a mia mamma di parlarci a noi sorelle in modo che non avessimo uno choc per il fatto che lei era tutta aperta sotto il nasino. Ma per me non c'è stato mai nessuno choc...adoravo questo frugoletto piccolo piccolo, delicato anche nel piangere, a cui bisognava controllare anche il respiro perchè aveva il palato aperto. Ma non ho mai avuto problemi a cambiarla o a darle da mangiare, sembrava quasi che fosse una cosa naturale per me tanto che fui molto di aiuto a mia mamma, mi disse poi. Manuela no. Non che non le volesse bene, anzi...ma non aveva la pazienza o quel senso materno verso un neonato o un bambino piccolo. E vi garantisco che è stato lo stesso anche con suo figlio...era suo marito che lo accudiva la maggior parte delle volte. Quando cominciarono le prime...vogliamo chiamarle incomprensioni? tra i miei genitori e lei, per ferirli usò l'arma peggiore: la disprezzò e la derise colpendola nel suo difetto fisico e lasciò che lo facesse anche suo marito.

Eccola qui la mia sorellina a due anni
Io non sono una santa e non mi sento migliore di altri, ma certi pensieri e atteggiamenti non li ho mai avuti... credo che sia naturale per un genitore proteggere un cucciolo più debole degli altri e avere delle attenzioni in più non facendole mancare mai neanche a noi però. Lei non credo lo abbia mai capito e a questo punto nemmeno mai lo capirà. Per lei erano tutte differenze, figli di serie a e di serie b...(io ero di serie a anche se non avevo niente perchè secondo il suo contorto modo di pensare ero la preferita).

Ha poi trovato un compagno che come dice suor nausicaa" dio l'abbia in gloria" che invece di farla ragionare ha buttato benzina sul fuoco. Quel minimo di affetto che ancora c'era si è trasformato in rancore e odio e ce lo ha detto davanti alla mamma morta. Ed è stato quando ho dato di matto e mi è partita una sberla che ancora adesso se ci pensa credo che le faccia male. Un'altra arma con cui faceva soffrire i miei era che faceva vedere pochissimo il bambino e quelle rare volte che succedeva non lo potevano prendere in braccio o toccarlo. Fotografie poi erano proibite perchè non volevano che l'immagine del loro figlio l'avessero altre persone (i nonni erano le altre persone!). L'unica foto ero riuscita a farla io l' anno in cui abbiamo fatto le vacanze assieme a Peschici ( è meglio non ricordare)...infatti è stata la prima e l'ultima volta.

Simone e Cristina e il braccio dell'innominabile (ha 1 anno meno di Cristina)
Poi quando il bambino aveva circa tre anni non glielo portò più del tutto e lui vide sua nonna ( mia mamma ) ...morta quando di anni ne aveva 18. Mio papà invece dopo quel primo periodo non l'ha mai più visto ...glielo portò una sola volta qui a casa quando ebbe l'ictus in seguito ad una banale operazione in anestesia locale, ma se ne andò subito perchè disse che il bambino si era spaventato vedendo mio papà piangere e non parlare...il bambino aveva sei anni e mio papà era paralizzato totalmente e le uniche cose che riusciva a fare era parlare con gli occhi per cercare di farti capire le cose.

Gli occhi...quante cose diceva con gli occhi. Era diventato un neonato di ottanta chili a cui bisognava fare tutto, giorno e notte. Ma quando gli siamo stati vicino in quegli otto mesi...le primizie di ogni genere erano per lui, mio marito gli portava a casa il gelato al limone tutte le sere, l'uva fragola, gli faceva la barba al sabato quando era a casa perchè diceva che noi donne non sapevamo farla bene come loro...tutto per vedergli un piccolo sorriso negli occhi.

Mi ritorna in mente un particolare di simone...quando tornava da scuola, dopo aver fatto i compiti lui andava in camera di mio papà. Era attrezzata come una stanza di ospedale...il letto speciale che mio marito gli aveva portato dalla ditta, l'ossigeno, la poltrona, la televisione...
A lui piacevano i documentari sugli animali o sulla storia e quindi, nei limiti di quel periodo, cercavamo sempre di trovargli qualcosa che gli interessasse. Beh...quando saliva simone gli andava vicino e gli diceva " nonno guardiamo i cartoni?" E lui chiudeva gli occhi per dirgli di si. Allora si sedeva a fianco sulla poltrona e fino all'ora di cena non si muoveva da lì raccontandogli delle tartarughe ninja, di heman e della tigre... tu entravi in camera e li vedevi seduti vicini che guardavano i cartoni animati o i documentari oppure...si...il rosario a radiomaria.

il mio papà e la mia mamma con simoneLa stessa cosa è capitata con la mamma. Mia sorella l'ha vista un mese circa prima che morisse dopo circa 10 anni che non si faceva viva in nessuna maniera. Non è riuscita a parlarle nè a farsi riconoscere bene perchè era quasi sempre sotto morfina, lei veniva una volta la settimana per circa 10 minuti e quindi capirete che era difficile beccare quella mezzora in cui la mamma poteva essere sveglia e lucida e poi bisognava fare in fretta perchè non aveva tempo da perdere lei...lei doveva lavorare lei. Noi invece ci grattavamo le palle. Mi viene il nervoso ancora adesso, scusate.

Presi i suoi soldi dopo averci fatto tribolare per sei mesi...è sparita di nuovo e ormai sono sei anni. A volte ci penso, mi chiedo cosa fa, con chi parla, come di diverte, se anche lei ci ricorda. Oddio...quando ci ricorda arriva l'avvocato e quindi magari preferisco da parte sua una debole rimembranza.


Sono le due...continuo domani con le foto orribili della colonia!
notte<->

mattina in cucina

Stamattina mi sono sbizzarrita in cucina anche se mio marito, a casa in ferie, ha brontolato perchè faceva caldo, l'odore del pesce gli dava fastidio e aveva la nausea a cucinare i bovoletti.. Ma avevo deciso di provare delle ricette e quando dico una cosa la faccio.


Le zucchine rotonde mi sono venute da dio...buone buone buone. E semplici da fare, elementari. Poi col crips in 6 minuti erano pronte, altri 2minuti di grill e in tavola. Un po' di calore solo per cucinarle lesse...ma d'altra parte con la pentola a pressione mi scappano sempre. Oddio...mi scappano anche con la pentola normale a volte.


Comunque ho preso delle zucchine rotonde, le ho lessate e poi quando si sono raffreddate ho tagliato la calottina sopra. Con un cucchiaino poi le ho svuotate della polpa interna. Avevo un po' di avanzi dei giorni scorsi (purè, polpettone, carote e del prosciutto)...ho sminuzzato tutto con le mani e, unito assieme alla polpa delle zucchine insieme con del formaggio verde e del grana l'ho messo in un tegame e fatto cuocere circa 10 minuti in modo che amalgamasse bene tutto. Poi ho riempito le zucchine, ci ho messo la loro calottina sopra, una manciata di grana e infornato nel crips. Visto che avevo avanzato del ripieno ho preso due piccoli pomodori a cuore nell'orto (gli unici "normali" che ho), ho fatto lo stesso procedimento delle zucchine e li infornati assieme. Devo tenerli un po' più indietro nella cottura quando li lesso ma il giardiniere, cristina e mariuccia hanno mangiato tutto e soprattutto hanno fatto delle lodi.


Poi ho preparato i bovoletti...stasera dovrebbero essere pronti ma per gustarli meglio bisognerebbe aspettare domani...ma io e giacomo abbiamo già fretta di assaggiarli e quindi non so ...



Penso sappiate cosa sono i bovoletti....no? sono quelle lumachine piccole e schifose come dice mia figlia cristina
Anche qui la preparazione è semplicissima : si lasciano spurgare in acqua, si mettono poi in una pentola con acqua fredda e si mettono sul fuoco. Appena si leva il primo bollore e si forma la schiumetta si tolgono dal fuoco e si scolano. Si lasciano raffreddare e poi si condiscono con olio (io faccio metà di semi e metà extravergine di oliva) sale, pepe, prezzemolo e aglio...tanto aglio. E' po' un problema se si hanno rapporti sociali ma è un ottimo antitodo contro le zanzare.



E metto di seguito anche la spiegazione del piatto preso da Ada' Kitchen, in dialetto veneto:


"Più che un piatto o un antipasto, i bovoeti sono un passatempo, un gioco antico di cui bisogna conoscere bene le regole d'ingaggio trattandosi per molte persone di una vera e propria battaglia. Molti li affrontano con uno steccadente* ma è un modo poco pratico, mentre i più esperti, praticano un piccolo foro su ea scorsa** col canino senza mangiare la scorsa stessa, in modo da provocare un passaggio d'aria che, con l'aspirazione dalla apertura principale, faccia fuoriuscire il bovoeto automaticamente. Insomma ti fa un buseto e ti ciucci***.
Preparazione: Dopo averli lasciati a bagno per farli spurgare, mettere i bovoeti in una pentola con acqua fredda e al momento del bogio quando fanno la schiuma toglierli dal fuoco. Scolarli e condirli con abbondante olio extravergine di oliva, prezzemolo, aglio, sale e pepe. Tutto abbondante. Coi bovoeti bevi queo che ti vol.
*steccadente - stuzzicadenti
**scorsa - guscio
***ciucci - succhi - (ciucciar - succhiare)




Io li mangio con lo stuzzicadente comunque!

giovedì 14 luglio 2011

io e la cucina

A me piace cucinare, provare e inventare piatti nuovi e sperimentare delle ricette che trovo in giro e che mi prendono. Il problema è che non sempre ho dall'altra parte chi apprezza. O mangiano via, o si accontentano di pomodori e mozzarella o mangiano solo il primo o la pizza....


Se esistesse il teletrasporto saprei dove mandare i miei piatti...Ormai nemmeno mi arrabbio, io cucino e chi vuole mangiare bene e chi non vuole si fa quello che si vuole. Comunque ho dimezzato le dosi così non spreco niente e se avanzo faccio polpette e quelle le mangiano sempre volentieri mio marito e giacomo. Domani voglio provare una ricetta con le zucchine ...se viene bene poi la scrivo così potete provarla.



Oggi intanto abbiamo continuato a sistemare le cose...e sono saltate fuori delle vecchie foto. E così si apre un'altra pagina da ricordare...ma lo farò domani.

martedì 12 luglio 2011

Il giardiniere

Volevo fare una precisione su un post che ho messo nei giorni scorsi. Avrei magari potuto tenermi le cose per me, ma è stato uno sfogo su cose passate. Passate.
Sarebbe un discorso troppo lungo e complicato...diciamo solo che chi aveva iniziato un percorso convinto e deciso ha preso paura o sottogamba i cambiamenti che logicamente si devono fare in un rapporto, mentre chi lo ha iniziato in uno stato d'animo diverso puntando tutto su quello che stava costruendo ha tenuto duro e non ha mai avuto paura.
Si può essere affascinati e amare il gusto dello champagne, ma poi amare e apprezzare molto di più un buon vino bianco. I fuochi d'artificio e il fuoco di un camino...e i fuochi d'artificio non li hai per sempre e non ti riscaldano.
Cara Mimma ...in effetti il giardiniere ha il pollice verde e per qualsiasi lavoro manuale è il massimo...tranne per l'elettricità (ma qui abbiamo rimediato). Ho sempre il problema delle piante che camminano in giro per il giardino, comunque eh! Ha spostato la pianta delle more da quando l'abbiamo presa in marzo, già quattro volte. Tanto che mi sono impietosita e l'ho messa in un vaso sperando si riprenda.
Visto poi che i rimedi naturali contro le zanzare non funzionano, in questi giorni ha comperato un miscuglio al consorzio che nebulizza al mattino una volta la settimana...beh ...puoi sederti tranquillamente in giardino senza problemi. L'orto lascia un po' a desiderare quest'anno e la colpa è sua che ha voluto provare le piante nane di tutte le speci....ho i pomodori di pollicino, le melanzane che vanno bene ai nanetti, i cetriolini che nemmeno l'aceto li vuole. Dice che sono esperimenti... In questi giorni sono arrivate anche notizie dal parentado...mi sono detta tante volte che devo essere molto cattiva per aver rotto completamente i rapporti con tutti, ma io certi comportamenti proprio non riesco a mandarli giù e quindi ho preferito chiudere così non ne dico e non ne sento. Se poi penso a come si sono comportati durante la malattia di mamma e a quella di papà prima (compresa purtroppo mia sorella) non ho assolutamente rimpianti o rimorsi.
Per quelli di mio marito il discorso è identico. E' stato trattato in maniera indegna e anche innaturale se mi è consentito dirlo, perchè l'amore materno lo hanno anche gli animali. E quindi aria...aria...aria...io adoro il vento.
Comunque, siccome sono curiosa come una scimmia, sono venuta a sapere che ho acquisito parenti moooooooooooooooooolto scuri. Spero soltanto che siccome quel ragazzino che oggi è un uomo di 30 anni, io l'ho visto nascere e l'ho cresciuto per un po' , abbia aumentato la sua dose di intelligenza e maturità (sempre molto scarse in passato) perchè per vivere e affrontare certe situazioni devi essere molto maturo e molto intelligente. Ho qualche dubbio però. Ma le mie porte oggi sono chiuse.
Adesso vado a fare il limoncello...la pianta di limoni per fortuna è normale.

domenica 10 luglio 2011

Ibisco

Ed è arrivato anche il gran caldo...ci siamo salvati nelle scorse settimane ma da giovedì si sta sudando. Cerco di uscire meno che posso ma è praticamente impossibile e allora cerco di farlo nelle ore del mattino e poi dentro casa a fare quello che si riesce...cioè niente. Stamattina in giardino sono sbocciati i fiori dell'ibisco gigante. E' alto circa 2 metri e mezzo e i fiori hanno una grandezza di circa 30/35 centimetri... e non sono ancora aperti del tutto.
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