venerdì 12 agosto 2011

aquiloni

I figli sono come aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato...
Come gli aquiloni essi finiscono a terra...
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri che presti impareranno a volare.
Infine sono in aria:
gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne e a ogni metro di corda che sfugge dalla tua mano il cuore ti si riempie di gioia e di tristezza insieme.
Giorno dopo giorno
l'aquilone si allontana sempre di più
e tu senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi, come é giusto che si sia, e libera e sola.
Allora soltanto saprai
di avere assolto il tuo compito.
(Erma Bombeck)

e anche il secondo tepee...


E anche il secondo tepee sta per terminare...qualche altro punto e anche questo è finito. Poi tocca al cavallo ( non la squaw come avevo scritto per errore). Se il mal di testa mi da un po' di tregua credo che alla fine della settimana tutto il ricamo sarà completato. Bello...mi dico brava da sola...

giovedì 11 agosto 2011

notte di San Lorenzo

Il 10 agosto è la notte di san Lorenzo e vuole la tradizione che le stelle che vediamo cadere esaudiscano un nostro desiderio. Alle mie stelle che brillano ogni notte e che mi sono vicine sempre ! Ciao mamma, ciao papà.

gatti e topi

Oggi il mio mal di testa è un po' migliorato...non mi lascia da domenica...ci vogliamo molto bene ultimamente. do la colpa alla lettura,allo stress o al ricamo  ma so che sono i cervicali.
Stamattina anche la fossa biologica della cucina ha deciso di fare i capricci e quindi ho chiamato perchè vengano a svuotarla e a pulirla e poi c'era il problema di un lampione in giardino...il rivestimento che porta il filo della corrente è stato rosicchiato dai topi molto probabilmente e quando si accendeva sembra una lampadina di natale ad intermittenza...accesa e spenta, accesa e spenta e, quando succedeva faceva saltare la corrente. Stasera è stato sistemato anche quello e quindi un altro problema è stato risolto. Domani cosa ci sarà???
Ultimamente nel piazzale davanti casa si vedono parecchi topastri...e neanche tanto piccoli. Il motivo sono ...i gatti. Si lo so che pare strano visto che in natura dovrebbero essere loro a dare la caccia ai topi, ma quando sono talmente grossi e pasciuti  manco li guardano. Da qualche mese una gattara arriva verso sera e mette il cibo per i randagi che come calamite arrivano in processione come fosse una mensa aziendale. Non mangiano tutto perchè sono belli panzuti e quindi, io credo che non pulendo bene poi, il resto se lo prendando i topastri. Adesso dovrò fare la cattiva e dire due paroline alla signorina...oppure chiamare giovanni della ulss veterinaria perchè faccia un salto una sera di queste e se li porti via come già è stato fatto qualche anno fa quando la mensa era dietro il piazzale della chiesa. Non amo particolarmente i gatti, devo essere sincera, e non farei mai loro del male...ma quando sono troppi sono troppi e stiamo parlando di una trentina di gatti belli grossi e pigri che non si spostano nemmeno quando passi con la macchina.

Oggi Irene mi ha mandato lo schema del bimbo di cui mi ero innamorata a prima vista nei giorni scorsi....bello e tenerissimo e anche l'angioletto è delizioso...appena finisco il ricamo degli indiani vorrei iniziarlo Devo anche cominciare a fare il fiocco di una nascita per un'amica di cristina il cui bimbo nascerà ad ottobre...sempre che decidano il nome...sono passati da Jonathan a Simone ad Alessio a Riccardo...

Ho trovato poi questo libro sui fiori molto carino...

E poi il gufo per Ivana...non è il mio ideale di ricamo ma devo dire che credevo peggio. Con un po' di pazienza cercherò di tradurre le istruzioni per l'assemblaggio ...spero.

domenica 7 agosto 2011

Uggioso...

oggi il mio umore è uggioso come la giornata che ormai sta finendo...stanotte poi, alzandomi per andare in bagno mezza insonnolita sono andata dritta dritta contro lo stipite della porta e ho urtato uno scaffaletto che è caduto facendo un fracasso bestiale nel silenzio della notte. Si sono alzati tutti come proiettili, compresa mia sorella di sopra. Ho preso una bella botta che sta diventando nera sulla parte alta del seno e una sulle dita del piede destro su cui sono cadute un po' di cose. Amen...passerà.
Stamattina ho trabattato un po' in cucina...per chi poi! non lo so visto che erano tutti via...anche se giacomo mangia quasi tutto quello che preparo basta che non ci siano verdure "visibili" e il giardiniere oggi era in "dieta" e si è mangiato solo metà teglia di parmigiana.
Ho fatto il sugo alla calabrese ( la ricetta l'ha data a simone il suo amico cuoco del Plaza ), le melanzane alla parmigiana, le bracioline di maiale al latte e gli asparagi primavera.
Il sugo alla calabrese è una delizia per chi ama le cose piccanti...
si macina una salciccia di maiale e un grossa fetta di spianata calabra, due peperoni rossi, uno o due (dipende da quanto piccante si vuole fare) peperoncini piccanti...io prendo quelli rossi lunghi, un poco di aglio e cipolla, semi di finocchio, sale e pepe, olio e pomodoro ...in questo periodo uso quello fresco.
Si mette nella pentola e si cucina a fuoco moderato per un'oretta.
Le bracioline sono facilissime da fare e col latte diventano tenere tenere...
si prendono delle braciole di maiale e si mettono in una pentola con un filo d'olio, aglio, prezzemolo, sale e pepe (aglio e prezzemolo vanno tritati assieme prima). Si coprono poi col latte e io ci aggiungo un pochino di vino bianco. Si mette sul fuoco e si cucina a fuoco medio e senza coperchio in modo che il latte si rapprenda e formi una cremina corposa sopra la carne. Anche qui ci vuole circa un'ora di tempo.
Gli asparagi primavera li ho provati per la prima volta l'anno scorso e li faccio spesso perchè li mangiano molto volentieri tutti...anche giacomo.
In piena stagione logicamente uso gli asparagi freschi, ma questo inverno trovavo al supermercato quelli importati dal Perù...ottimi ve lo garantisco e ad un prezzo (in pieno inverno) meno della metà di quello che costano i nostri...di una dozzina di asparagi spendevo 2,50 euro.
Adesso devo acccontentarmi di quelli surgelati o di quelli in barattolo, che non sono proprio malaccio...
servono : asparagi verdi o bianchi, speck, scamorza affumicata, burro e salvia. ..si prendono gli asparagi, si puliscono e si pelano con un pelapatate. Si cuociono al vapore per circa 10/15 minuti e poi si mettono su un telo o su carta da cucina ad asciugare.
Quando gli asparagi saranno ben asciutti si avvolgono prima in una fettina di scamorza e poi in una di speck, stringendoli bene. All'inizio seguivo la ricetta e suddividevo gli asparagi in mazzetti da 3 o 4, ma adesso ne metto 1 o 2 al massimo e al posto della scamorza uso la crema ai quattro formaggi della buitoni e un pezzettino piccolo di sottiletta. Si mette poi il burro in un pentolino e si fa sciogliere con le foglie di salvia. Si prende poi una pirofila, si unge con un po' del burro e si sistemano gli involtini cospargendoli poi col burro fuso e la salvia, sale e pepe. Si mettono poi in forno tradizionale o nel crisp per circa 5 minuti fino a quando il formaggio non fonde. Si servono caldissimi e si rischiano ustioni pazzesche ma ne vale la pena, giuro. Ho provato anche la variante con il prosciutto cotto per cristina ...sono meno saporiti ma ugualmente buoni.


Mia sorella poi si è sbizzarrita con le cose dolci e ha fatto una crostata di fichi e dei mini soufflè con crema di caffè e biscotto..

Il mio ricamo va avanti, un po' lento in questa seconda parte, ma in questi giorni ero stanca e DOVEVO LEGGERE!!!!

 La parmigiana è un classico...immagino che tutti la sappiano fare: melanzane, pomodoro, formaggio.
baci ,baci, baci!

martedì 2 agosto 2011

Aisv Nv wa do hiya do

Aisv Nv wa do hi ya do
(Cammina in pace)


"Io sono terra, sono vento, sono fuoco e sono pioggia. Io sono ogni cosa che é buona. sono tutto quello che rimane. Io sono libero di librarmi nel cielo. Io sono stato in ogni mare. Sono nato da tutte quelle cose, io so di esistere. Io sono stato dappertutto, ma sono stato visto da pochi. Tutti possono scoprire chi sono se lo vogliono. Io sono un Nativo Americano".

Preghiera al Grande Spirito

Io, il Grande Spirito, ti dono, perché sia tuo per sempre, il diritto di godere liberamente di questo mondo. Ti dono gli anni che sono davanti a te, il mondo che é intorno a te. Ti dono il Sole durante il giorno, la Luna e le Stelle durante la notte, con la capacità di svegliarti quando la Terra si volge alla luce del Sole, di addormentarti quando la notte viene. Ti dono la bellezza della Terra alla luce dell'aurora, con la visione del Sole che sale sulle
vette, e del suo splendore sui campi, e del suo scintillio sui fiumi. Tuoi sono lo spettacolo della vita che ricomincia sulla Terra, il suono di tutto ciò che vive e che canta, la sensazione che solleva il cuore al cominciare di un altro giorno. Ti dono la speranza della Primavera, con lo spettacolo del suo lento svolgersi dai vincoli dell'Inverno e del graduale svelarsi dei segreti tesori. Ti dono l'indescrivibile glorioso spettacolo di un giorno di Estate. Ti dono l'eterna promessa dell'Autunno, e con essa la fede che tutto ciò che vive, rivivrà. Ti dono la quiete della Terra in un giorno d'Inverno, con la sua veste di candore immacolato non fatta da mano d'uomo. Ti dono tutta la gioia delle mutevoli stagioni che non sono mai venuti meno sulla Terra. Ti
dono la quiete della montagna, la visione del mondo che sorride intorno. Ti dono il sentiero che porta alla valle, con gli alberi che si elevano come silenziose sentinelle a guardia dei quieti sentieri della pianura nei quali puoi essere solo. Ti dono il canto, che ha rallegrato il mondo fin da quando gli uccelli cominciarono a gorgheggiare. Ti dono la bellezza che ha adornato la Terra fin da quando i fiori cominciarono a sbocciare, e le lampade d'argento che hanno illuminato il cielo, fin da quando cominciarono a scintillare le stelle. Ti dono la saggezza, la salute, il potere di pensare, di sapere, di comprendere; la forza di conquistare il cuore dei bimbi e di tenere alta la testa fra gli uomini. Ti dono le acque della Terra, il gorgoglio del torrente che discende dalla
montagna, e il gorgoglio del fiume. Ti dono la bellezza del mare che riflette nelle piccole onde il bacio del Sole. Ti dono le acque che evaporano nell'aria , e la pioggia, e i venti, e la neve che riveste il mondo in una notte. Ti dono il potere di ricordare e di dimenticare, la forza di perdonare e di amare. Ti dono il passato con la sua eredità di bene e di male; ti dono il presente con le sue illimitate possibilità; ti dono l'avvenire , con il tempo che non ha mai fine e che non conosce il dolore. Ti dono i fervidi pensieri della giovinezza e il ricordo degli anni trascorsi, la speranza della vita che comincia, il sogno dei giorni a venire, la facoltà di guardare in quello che fu. Ti dono il tempo dell'attesa e il tempo dell'adempimento. Ti dono lo spirito che la buona fortuna non corrompe e che la cattiva non abbatte. Ti dono la calma che permette di guardare il mondo senza essere sconfortati, il cuore che non si sgomenta, il coraggio che non esita, la fede che non viene meno nell'ombra della morte, il potere di credere nello Spirito eterno del mondo.








e queste sono mie...

Passi

Passi lievi sulla rena, come ali di farfalla, come foglie di betulla, lievi come volteggi di una ballerina...passi incerti di bambina.
Passi pesanti sulla sabbia, passi di odio, passi di rabbia, passi di dolore, passi d'amore...passi di donna ferita che azzurra acqua cancella.
Passi di giorni ancora da venire, passi di giorni ancora da scoprire, passi da gustare, passi da aspettare, passi da riscrivere come un nuovo foglio sul quaderno bianco della vita.

Musica lontana
Una nota a svegliato un ricordo rimasto sepolto in un piccolo angolino profondo del cuore.
Una risata ha ricomposto negli occhi altri occhi, altre mani, un'altra bocca.
Giorni di grandi spazi, di libertà, di voglia di andare via, di curiosità.
Sono ricordi che scaldano il cuore e che spingono i pensieri al mare
scivolano nell'azzurro verso attimi colorati adagiati nel sole della memoria,
nel rimpianto di non aver osato, nell'amarezza di aver perso il calore del sole
che si allontana da quella stagione passata magica e lontana.

cara marina...

Cara marina,
il compleanno dovrebbero festeggiarlo solo i bambini....per loro ogni anno è una conquista e una tappa nuova nella vita. Poi, secondo me eh, dopo gli 'anta...uno festeggia tutti i giorni.
Tormenti pensi...no, solo ricordi. Vanno e vengono senza che ci sia un rimpianto o un dolore, solo un ricordo. Arrivano con un odore, una musica o un messaggio ...possono essere di un papà di una mamma, di una sorella o di qualche altra persona. Perchè mandarli via?! Penso che due storie che una volta si sono incontrate possano scorrere parallele per poi incrociarsi  ogni tanto con una ricordo o una parola. E poi...(e qui la salta fuori la strega malefica che sei in realtà) scoprire di aver avuto ragione in tante cose e di essere un rimpianto fa bene al tuo ego. Chissà perchè poi i ricordi li "ricordi" (scusa il gioco di parole), solo belli e romantici ...io rammento anche pianti, strilli, arrabbiature e delusioni., lontananze non solo di chilometri che sembravano infinite , decisioni subite che ti hanno preso e portato via un pò di cuore.
Quello che non capisco è perchè ogni tanto tu abbia questi pensieri...forse
a volte uno si stanca di essere sempre il perno intorno a cui tutti si appoggiano e contano. A volte vorresti essere tu a poterti appoggiare a qualcuno ed essere sostenuta . L'hai  fatto una volta, ma ti sei scottata anzi ustionata. E ti sei  ripromessa di non farlo più... 
Molto probabilmente col carattere che hai non ci riusciresti nemmeno... troppo testarda e cocciuta, le cose devono essere fatte sempre come dici tu e non per niente i tuoi figli ti dicono che sei una lontana parente di un pazzoide tedesco, ma hai anche dovuto abituarti da sola a tutto questo e senza nessun aiuto.
Poi sono sempre del parere che non si deve mai guardarei indietro...le scelte fatte possono essere state anche sbagliate, ma in qualche maniera ti hanno costruito come persona.

2 agosto...e risalire il tempo

E' il 2 agosto ed è il mio compleanno...52 anni. Come passa in fretta il tempo...
Sabato mattina mi è arrivato un pacchettino...
C'erano due cd degli Alunni del Sole, beh Jenny e la bambola  era masterizzato perchè quando uscì c'erano ancora i dischi in vinile mentre l'altro è l'ultimo che hanno fatto nel 2005...E risalire il tempo.
Chi ha la mia età si ricorda di quel complesso napoletano. Io ho amato tanto la loro musica e le canzoni di paolo morelli sono vere e proprie poesie che sembrano assomigliare tanto a cose successe ...forse ad ognuno di noi.
E io li ho pure conosciuti...oddio conosciuti è una parolona...diciamo che la presentazione con i due fratelli morelli è stata: "lei è marina, l'amica di rossella..." Forse un'occhiata e un ciao e tutto finì lì.
Ma adesso racconto meglio...la mia amica del cuore si chiamava R., abbiamo fatto le medie assieme e i primi due anni di superiore (lei grafica e io lingue) all'istituto professionale femminile ruzza. Eravamo sempre sempre insieme, o io a casa sua o lei da me, ci raccontavamo tutto e giuravamo che niente e nessuno ci avrebbe diviso. E invece la prima grossa delusione l'ho avuta proprio da lei.
Comunque per tornare al nostro discorso... nella sua classe arrivò a metà anno scolastico una ragazza che si chiamava C. Cambiava spesso città a causa del lavoro del padre, mi sembra di ricordare, e forse era anche per questo che frequentava la seconda superiore pur avendo due anni più di noi. Con me non parlava tanto e a me onestamente non era molto simpatica ma lo era per la mia migliore amica e quindi me la facevo piacere quelle volte che ci si fermava nella pausa pranzo prima di iniziare le lezioni del pomeriggio. Una cosa che diceva spesso era che lei era la ragazza di un componente degli alunni del sole...'sto paolo morelli. Inutile dire che non le credevo nemmeno sotto tortura anche se R. giurava e spergiurava che era vero. E un pomeriggio invece all'uscita di scuola dovetti rimangiarmi tutto. Mi ricordo che vicino al cancello c'era un piccolo assembramento di ragazze...R.mi chiamò e ci fu la presentazione "dell'amica della sua amica" a questi due ragazzi...no, uomini è la parola giusta perchè avevano sicuramente più di trentanni e in confronto ai miei quindici per me erano vecchi. Non immaginavo che solo un paio di anni dopo le cose sarebbero cambiate nella mia testa, ma questo è un altro discorso.
Comunque rosicai forte. E un po' perchè mi sembrava di conoscerli (ero scema forte eh!) ho iniziato ad ascoltare la loro musica e me ne sono innamorata poi col tempo sempre di più . Mi ha fatto da colonna sonora in tante situazioni e certe poesie le sento tanto mie che sembra quasi le abbia scritte io in prima persona.
Quando non mi fu possibile iniziare il terzo anno di scuola, le cose tra me e R. iniziarono a cambiare. Io lavoravo e non potevo avere tutto quel tempo che avevo invece prima. Avevamo conosciuto poi dei ragazzi e ci uscivamo la domenica...erano le prime cotte, i primi innamoramenti, i primi baci...tutto molto innocente. Il mio ragazzo di allora si chiamava M.... magro, biondo, occhi chiari...lei invece non si decideva su un paio. Le cose tra me e M. si stavano facendo più serie di quello che pensavo e ad un certo punto a me sembrava mancasse l'aria...lui aveva iniziato a venire in casa, io frequentavo la sua, mi aveva regalato la fedina, i suoi genitori mi vedevano già come nuora ...Io sentivo però che c'era qualcosa che mi frenava e in tutti i sensi se mi avete capito...avevo messo dei paletti sempre più fitti fino a quando mollai tutto e lo lasciai.
Finì all'ospedale con un esaurimento nervoso e depressione e, dopo un incontro fra i miei genitori e i suoi, mi convinsero a tornarci insieme almeno fino a quando non si fosse ripreso un po'. Fecero leva sui miei sensi di colpa. E lo stronzo cosa fece? A maggio lo lasciai io, a giugno ricominciammo a vederci e a ottobre mi lasciò lui per mettersi con la mia amica R. con cui stava già assieme però dall'inizio dell'anno senza che io ne sapessi nulla. Fantastico no?! Non persi nulla comunque...resta l'amaro più che altro per un'amicizia in cui credevo veramente. Poi c'era anche il problema dei miei...per loro avevo portato troppo presto in casa un ragazzo e non "stava bene" ...chissà cosa pensavano parenti e conoscenti ..."tua cugina è ancora insieme invece al suo ragazzo"... che esempio dai a tua sorella....insomma tutte queste menate.
Avevo 17 anni ed ero incazzata col mondo e con me stessa. 
Fino al 12 dicembre.
E questa è un'altra storia.
Grazie per gli auguri e la musica.

LA MAGGIORE ETA'
Chissà da dove era tornata nei miei pensieri quell'estate
e le tue grida spensierate
le confidenze che ti leggevo negli occhi
e così semplice sembrava il nostro amore un po’ rubato
in quel sobborgo di quartiere dove la luce non era di casa.
Forse la mia maggiore età ti fece perdere la testa
e anch'io lasciai dietro di me l'ingenuità quando parlavo di te
e fui per primo ad impazzire con il tuo corpo immacolato
cercando di sembrarti adulto quel tanto che avevo sempre sognato.
Com'era grande il nostro amore
 tu una bambina per capire che la tenerezza che ci accolse
 fu come un fiore colto in primavera
come facevi a non sentire da un mio silenzio,
o con parole le ansie che in certi momenti mi portavano un velo nel cuore.
E chissà per cosa cancellai dai miei pensieri l'espressione del tuo viso
e quel tuo modo un po' svanito che mi ritorna negli occhi
certo non fu una cosa giusta lasciarsi andare anche in quell'ora
e poi non fu una cosa giusta dopo l'amore dirti è tutto finito.

lunedì 1 agosto 2011

E risalire il tempo...


E risalire il tempo..., per vincere e capire che cos’è quest'uggia che ci viene dentro e poi ci inganna. E’ fantasia non è mai già amore, è un ansia, un pettirosso, un batticuore che libero nell’aria vola già per sempre.  …E risalire il tempo.. per vincere e capire queste ombre di colore che si fanno bianche. …cerco di pensarti in un ricamo... Un attimo di sole e cerco te, un sogno che mi porta verso ieri e mi sento di dimenticarti ancora per sempre.