La signora della foto è Delfina Borgato. E' la nonna del fidanzato di Cristina. Quando ho letto il suo libro ho pensato che finchè nel nostro povero paese esisteranno persone come lei, avremo la speranza e l'orgoglio di essere italiani.
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Enzo Zatta, genero di Delfina Borgato, dopo avermi mandato la storia di
Maria Borgato che ho postato, mi invia anche quella di Delfina nipote
di Maria, con l'autorizzazione a inserirla
nel blog. Grazie Enzo! Nell'Anno dell'Invecchiamento Attivo e della
Solidarietà Intergenerazionale ricordare una signora ottuogenaria
sopravvissuta al campo di sterminio di Mauthausen è un dovere.
Il titolo del libro è: La staffetta. Delfina Borgato ex deportata a Mauthausen.
Ecco una breve sintesi della storia di Delfina Borgato, nata a Saonara
(Padova) il 7 aprile 1927, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti.
Con la zia Luigia Maria Pucheria si era impegnata nella catena di
solidarietà organizzata a Padova da Placido Cortese, il frate che,
arrestato, sarebbe stato torturato sino alla morte dai nazisti.
Catturata, insieme alla zia, il 13 marzo 1944, Delfina venne separata da
Maria. Portata dai tedeschi a Venezia e, di qui, a Bolzano, vi fu
trattenuta sino all'agosto, quando fu trasferita nel lager di
Mauthausen. Costretta al lavoro coatto, Delfina Borgato riuscì a
resistere alle fatiche e alle privazioni e a tornare in Italia dopo la
Liberazione."
Delfina Borgato era sedicenne quando a Saonara (in
provincia di Padova), suo paese d'origine, nelle serre della ditta
Sgaravatti lavoravano soldati inglesi, prigionieri di guerra. Dopo l'8
settembre 1943, i prigionieri scapparono e la popolazione cercò di
salvarli dai tedeschi, nascondendoli nelle proprie case e nelle stalle.
Delfina, assieme alla zia Maria, una suora laica poliomielitica, aiutò i
prigionieri portando loro da mangiare e, come staffetta, mantenendo i
contatti con una rete clandestina di giovani universitari che cercavano
di farli espatriare in Svizzera. Le due donne vennero scoperte e, nella
notte del 13 marzo 1944, rinchiuse a Padova e poi a Venezia. Dopo alcuni
mesi vennero trasferite a Gries, vicino a Bolzano, dove vengono
separate: la zia Maria fu portata al campo di Ravensbruck, da dove non
fece più ritorno. Delfina Borgato invece finirà a Mauthausen: da questo
campo di sterminio venne poi prelevata per lavorare in una fabbrica di
Linz. Qui, come si legge nel documento rilasciato nel dopoguerra dal
Governo tedesco, «fu soggetta a lavori forzati in condizioni di
schiavitù». Finita la guerra Delfina si recò a Milano per chiedere il
riconoscimento di ex internata e il relativo vitalizio cui avrebbe
diritto per legge. Ma la domanda venne respinta avendo esibito quel
famoso pezzo di carta che i nazisti le avevano imposto di firmare per
trasferirla al campo di lavoro nelle loro officine di guerra; al
contrario vennero accettate le domande di coloro che erano stati
internati ma che non avevano esibito alcuna documentazione. Così, anche
la Corte di Conti successivamente respinse la domanda della Borgato. Più
tardi, per l'intervento di un comandante partigiano le fu riconosciuto
il ruolo di staffetta partigiana nella divisione Garibaldi, qualifica
che le fece ottenere una «una tantum» di 5mila lire e l'integrazione di
23 euro della pensione minima. Le uniche soddisfazioni, a parte i
riconoscimenti formali dei due presidenti della Repubblica e
l'inserimento del suo nome tra i «Giusti del Mondo», sono state le
continue richieste da parte di numerose scuole di portare la sua
testimonianza personale ai ragazzi, compito che in questi anni Delfina
Borgato ha continuato ad assolvere con grande disponibilità , nonostante
l'età, proprio perchè le nuove generazioni sappiano come sono andate
veramente le cose.G.B."
domenica 27 gennaio 2013
venerdì 25 gennaio 2013
pigne
A volte mi chiedo se gli uomini hanno pigne in testa.
Sono uscita stamattina dal pronto soccorso perchè il decerebrato figlio numero uno durante una partita di calcetto fra suoi simili ... in uno scontro "maschio" ne è uscito con :contusioni al femore, anca e fianco sinistro e un trauma cranico per fortuna non commotivo.
Fino a stasera è sotto osservazione e poi lo sarà per altre 48 ore affidato a persona affidabile.
E dovrei essere io.
In questo momento non lo sono nemmeno un po'.
Sono uscita stamattina dal pronto soccorso perchè il decerebrato figlio numero uno durante una partita di calcetto fra suoi simili ... in uno scontro "maschio" ne è uscito con :contusioni al femore, anca e fianco sinistro e un trauma cranico per fortuna non commotivo.
Fino a stasera è sotto osservazione e poi lo sarà per altre 48 ore affidato a persona affidabile.
E dovrei essere io.
In questo momento non lo sono nemmeno un po'.
giovedì 24 gennaio 2013
Il sal di Mimma
Ecco qui il sal di Mimma... e io ci sono.
Ho letto i simbolismi degli elementi del ricamo e me ne sono innamorata. Sono quasi sicura di ricamare tutte le piastrelle, anche se non ho ancora deciso se sarà un'unica tela o due o formelle uniche, ma la spiritualità di questo sampler mi ha preso e non so nemmeno spiegarmi il motivo.
Spero solo di essere puntuale nelle date...
un abbraccio e grazie Mimma

un bacio ad Anna
Ho letto i simbolismi degli elementi del ricamo e me ne sono innamorata. Sono quasi sicura di ricamare tutte le piastrelle, anche se non ho ancora deciso se sarà un'unica tela o due o formelle uniche, ma la spiritualità di questo sampler mi ha preso e non so nemmeno spiegarmi il motivo.
Spero solo di essere puntuale nelle date...
un abbraccio e grazie Mimma

un bacio ad Anna
martedì 22 gennaio 2013
Ieri sera ho ricevuto una mail che mi ha fatto molto piacere...come un caldo alito di vento che ti accarezza il cuore e te lo scalda con i ricordi di una primavera lontana ormai, ma sempre presente nell'anima.
Mi ha mandato la preghiera che ogni mattina e ogni sera recitavamo in colonia ...me ne ricordavo una parte sola e Luciana mi ha mandato il resto. Grazie Luciana!
A Te grande e potente Iddio,
a cui obbediscono i venti e le onde,
noi bimbed'Italia da questa nostra ridente colonia eleviamo i cuori.
Salva ed esalta, o gran Dio, la nostra patria.
Da giusta gloria e potenza alla
nostra bandiera.
Benedici le nostre case lontane, i nostri superiori e benedici
noi pure, che ci prepariamo per la vita
per Te e per la nostra cara patria.
Benedici!
Non sono presente nel blog e me ne scuso, ma se non c'è la testa ...
Vado avanti con le mie cose e spero che arrivi la primavera, presto.
Mi ha mandato la preghiera che ogni mattina e ogni sera recitavamo in colonia ...me ne ricordavo una parte sola e Luciana mi ha mandato il resto. Grazie Luciana!
A Te grande e potente Iddio,
a cui obbediscono i venti e le onde,
noi bimbed'Italia da questa nostra ridente colonia eleviamo i cuori.
Salva ed esalta, o gran Dio, la nostra patria.
Da giusta gloria e potenza alla
nostra bandiera.
Benedici le nostre case lontane, i nostri superiori e benedici
noi pure, che ci prepariamo per la vita
per Te e per la nostra cara patria.
Benedici!

Vado avanti con le mie cose e spero che arrivi la primavera, presto.
domenica 6 gennaio 2013
anche per me...
Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me.
Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore.
Altri mi insegnano a conoscere me stesso
e mi ricordano che i giorni corrono veloci e che la vita fugge via.
(Francesco Petrarca)
"Io ho un mio personale concetto di dieta: evito rigorosamente tutti i cibi che non mi piacciono".
(Milan Kundera)
strega di sempre...
Sono appena tornata...notte pesante e faticosa con tutte quelle calze da portare in giro. Ho perso anche il cappello ma il cc me lo ha ritrovato.
Qualcuno mi ha visto per caso stanotte? Il cappellino era inconfondibile!
Adesso per i prossimi 365 giorni sono la strega di sempre....
Qualcuno mi ha visto per caso stanotte? Il cappellino era inconfondibile!
Adesso per i prossimi 365 giorni sono la strega di sempre....
martedì 1 gennaio 2013
Progetti e promesse
Prometto di essere più buona, più tollerante e più paziente.
Mangerò meno cioccolata e farò ginnastica. Dirò qualche parolaccia in
meno e non farò uscire i cani quando sento il postino. Cercherò di
capire quello che sta succedendo alla mia mari anche se è così difficile
comprendere i disegni di Qualcuno che sembra tanto distratto con le
persone che lo meritano. Io ci sono, sempre. E per tutti.
L'unica cosa che proprio non è nei miei
programmi è riaprire la mia casa a persone che riappaiono solo per
convenienza o noia. Ho una forza che loro sottovalutano: la mia famiglia
e le mie vere amicizie. Sempre, nei momenti belli o brutti, ho avuto
vicino questi venti caldi che mi avvolgevano e mi proteggevano, mi
davano forza e sollievo, mi facevano sorridere, riflettere, cambiare.
Spero di aver dato e di continuare a dare altrettanto anch'io.
Per gli altri...tutto chiuso.
Vi abbraccio tutte amiche mie ...dalla prima all'ultima.
...adesso dopo tanto sforzo mi mangio un cioccolatino...piccolo piccolo...
In questi giorni qualcosa ho crocettato... tra una arrabbiatura e l'altra: i segnalibri, il pettirosso...
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