mercoledì 11 settembre 2013

credetemi...

Credetemi, non cerco e non voglio ringraziamenti  ... penso di aver fatto solo il mio dovere. Non so nulla della signora, come si chiama o dove abiti ... per me era una persona che in quel bisogno aveva bisogno di aiuto e quello era tutto quello che mi interessava.
Il mio è stato uno sfogo sulla indifferenza della gente, dell'imbarbarimento a cui ci stiamo sempre di più abituando e a cui non facciamo caso.
Posso anche arrivare a capire il "normale" individuo che può avere paura, non vuole essere messo in mezzo... pensate solo a cosa è capitato alla dottoressa di Bergamo che si era fermata a prestare soccorso.
Ma un prete... un sacerdote... un uomo che dovrebbe avere pietà e carità cristiana?
Dove è finita la nostra civiltà, il nostro senso della vita e del rispetto che io ricordo quando ero piccola???
Abbiamo aperto la nostra società a cosa? Al non rispetto della donna, della vita, dei diritti, della civiltà?
E quando a dimenticarsene è un ministro di quel Dio che a volte mi domando dove diavolo sia, è veramente sconfortante.
Non è un caso isolato sapete... a questo punto vi racconto altri due fatti successi in queste settimane e che mi fanno pensare che una scossa forte...tanto forte ci farebbe bene.
Qualche giorno fa davanti al negozio di mia figlia. Un ragazzetto sui 7/8 anni passa con la bicicletta e cade. Niente di grave, qualche sbucciatura ma piangeva disperato.
Nessuno e dico nessuno si è avvicinato per aiutarlo. E' uscita mia figlia dal negozio, lo ha alzato e cercato di tranquillazzare, gli ha dato un fazzoletto perchè si soffiasse il naso e uno per pulire le ginocchia. Poi gli ha chiesto se voleva che chiamasse la mamma e aspettare in negozio, ma il ragazzino ha preferito risalire sulla bici e andare a casa perchè le ha detto che abitava lì vicino.
Indifferenza totale sia dalle persone sedute al bar a fianco che delle comari fuori a chiaccherare: unico commento: è nero, hanno la pelle dura.
Sagra paesana in un paesotto qui vicino. Cristina e Alessandro posteggiano la macchina e si avviano verso il sagrato per andare al baraccone. Passano davanti alla macelleria principale del paese, dall'altra parte della strada vedono un uomo e una donna e lui che la sta dando schiaffi a iosa. Non ci pensano un attimo, gli dicono di smettere ma questo nemmeno li guarda. Vedono dei vigili e corrono ad avvertirli. Loro intervengono subito e in quel momento si avvicina una persona chiedendo cosa stesse succedendo. Loro spiegano e questo tipo chiede il luogo preciso. Alla loro risposta " davanti alla macelleria" , questo risponde: Ah, allora non è nella mia parrocchia.
Era il parroco.
Come ha scritto Mimma.... Papa Francesco hai tanto da fare.

3 commenti:

Anna ha detto...

Non ho parole... due volte, anche per il post prima... ma poco stupore: sempre più spesso è così "ognuno per sè e neanche più Dio per tutti!!!"
Un sorriso
Anna

Varla Lee ha detto...

Ho letto i tuoi post, posso solo dire cara Marina per ricordarlo a tutti: Ora è il gregge che deve andare a recuperare i pastori, anche di cercare di fare del bene senza giudicare le indolenze altrui, cosi non diminuisce il tuo merito, e poi è tanto fàcile amare solo chi ci sta simpatico, con queste parole, so che puoi mandare anche me a farmi benedire. Ma come sempre capisco benissimo quel che si prova, ce molto marcio in giro. Un abbraccio.

barbara4stagioni ha detto...

In effetti ha molto pulizia da fare il nostro carissimo e adorato Papa Francesco...e soprattutto povero dalla Chiesa aihme'.
Un abbraccio