C'è tanta di quella roba che nemmeno io pensavo potesse starci in una stanza: scatole, scatolette, sacchetti, valigie, bauli ...
e c'è anche tanta roba mia. Ieri sera ho aperto lo scatolone delle robine dei miei bimbi. Che nostalgia!
C'è parecchia roba che avevo usato per Giacomo, ma anche le cose fatte a mano da mia mamma quando aspettavo Simone 29 anni fa e poi passate a Cristina...i coprifasce, le bavette, le scarpine, le copertine. Sono tutte state usate pochissimo, un po
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Simone è stato precoce in tutto...a 8 mesi camminava da solo, non dormiva la notte e durante il giorno si e no che lo facesse mezzoretta ogni 3 o 4 ore. Mi ricordo che arrivavo da mia mamma con la carrozzina, glielo consegnavo e andavo a letto. Il mio terrore quando mi accorsi di aspettare Cristina era che fosse come lui, e invece lei era un angelo: dormiva e mangiava e se era sveglia restava bu
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Giacomo è per metà suo fratello e per metà sua sorella, ha dei controsensi che molto probabilmente sono dovuti ai suoi 15 anni...solare ma introverso per certi aspetti, timido, musone, impacciato, buono ma vendicativo, bravo a scuola anche se non secchione come Cristina, milanista com il cc, grande, massiccio come mio papà, supera tutti in altezza ...30 cm io e cristina e 15 suo papà e simone, tenerone come quando mi porta la margheritina o la violetta presa in giardino anche se questo vuol dire pestare il sacro prato verde del giardiniere....
Il giardiniere si è vissuto e goduto ogni attimo di questo figlio e ha capito cosa si è perso degli altri...meglio tardi che mai, ma che fatica essere sola. Io non l'ho dimenticato.
Ci sono altre scatole da aprire...il baule di mio papà per esempio, delle cose di mia sorella manuela (altro tasto dolente ...la sorella fantasma)che affronterò ...
e poi la lana!!! Quanti gomitoli signore pietà... ho pensato anche di mandare qualcosa a mimma per i suoi bimbi, perchè io nemmeno in dieci vite ci farei qualcosa con tutta quella lana. Le pezze di stoffa le abbiamo invece buttate via perchè non le voleva nessuno. Mi viene in mente quando subito dopo la morte della mamma ci siamo trovate con cinquanta fiale di morfina in casa. La usavamo per calmarle il dolore e, visto che una notte ci siamo ritrovati a dover girare tutta padova con la guardia medica per trovare una fiala, l'oncologo ci aveva fatto fare una scorta per non restare mai senza. Alla sua morte quindi cosa ne potevo fare delle fiale? Io pensavo di tornarle alla farmacia, al'ospedale, a qualche associazione o al medico. Beh, lo giuro...nessuno le ha volute. I carabinieri me le hanno fatte rompere in una scatola sopra un tombino ( in quel periodo se prendevano un sorcio lo trovavano positivo !) e che poi ho dato a loro e mentre le rompevo piangevo pensando a qualche povero cristo che si stava mangiando il fegato dai dolori del cancro e che avrebbe potuto essere sollevato un pochino da una iniezione, da quelle fialette che io stavo rompendo col martello.
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Adesso metto via la robina che ho rinfrescato ...verrà buona in un prossimo futuro per un nipotino spero.
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A mia madre
E' giunto il tempo dell'ultimo canto con la consapevolezza di conoscere
che ha soltanto chi se ne va per viaggiare in altre dimensioni e per superare altri confini.
Non si può fermare l'acqua del fiume quando arriva al mare. Si deve prendere il largo e provare la gioia profonda di fidarsi di Dio.
Adesso devo solo salutarti. Lui è lì e ti aspetta. Non ci vedremo più mamma.
Le mie labbra tremano e i miei occhi sono pieni di pianto. Sono arrivata qui con te e adesso devo lasciarti andare in quell'immenso mare azzurro anche se vorrei essere una barca per seguirti oltre il confine della vita e sentire ancora la tua voce, le tue parole, il tuo respiro.
Ma il mio viaggio non è finito. So che dovrò ancora camminare come tu mi hai insegnato. Ma tu non lasciarmi mai sola. Fammi sentire la tua voce in ogni momento della vita. Consolami ancora se sarò triste, guidami se sarò incerta, ritrovami se mi perderò.
E quando anche per me giungerà l'ultimo canto ti cercherò nei grandi giardini dell'eternità e diventerò sogno nell'infinito.
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E' giunto il tempo dell'ultimo canto con la consapevolezza di conoscere
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Non si può fermare l'acqua del fiume quando arriva al mare. Si deve prendere il largo e provare la gioia profonda di fidarsi di Dio.
Adesso devo solo salutarti. Lui è lì e ti aspetta. Non ci vedremo più mamma.
Le mie labbra tremano e i miei occhi sono pieni di pianto. Sono arrivata qui con te e adesso devo lasciarti andare in quell'immenso mare azzurro anche se vorrei essere una barca per seguirti oltre il confine della vita e sentire ancora la tua voce, le tue parole, il tuo respiro.
Ma il mio viaggio non è finito. So che dovrò ancora camminare come tu mi hai insegnato. Ma tu non lasciarmi mai sola. Fammi sentire la tua voce in ogni momento della vita. Consolami ancora se sarò triste, guidami se sarò incerta, ritrovami se mi perderò.
E quando anche per me giungerà l'ultimo canto ti cercherò nei grandi giardini dell'eternità e diventerò sogno nell'infinito.
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Io con la mia mamma e la mia mamma con Giacomo
2 commenti:
La prima cosa che mi viene da dire è: com'era bella la tua mamma! e quanto amore tra voi.. da commuovere. E' incredibile come ricordi così intimi e personali riescano a coinvolgere profondamente anche chi, come me, non è stato coprotagonista di queste esperienza di vita e di sentimenti.
Ho letto tutto con grande partecipazione e la sensazione che provo è che non tutto il passato è stato rielaborato nel tuo cuore. Come non capire? Perdiamo quelli che amiamo ma dimenticare...mai.
Prima di mandarti tutto il mio affetto due parole sulle orchidee di Ivana... ma robe da matti! sai che ha il coraggio di dire che tutto sommato non è poi così brava con i fiori???? alla prima occasione digliene quattro. Da parte mia!
Caro amico, la sua storia mi ha impressionato. Lei è forte e ammirevole. Il mio figlio maggiore era anche nato prima del suo tempo, del peso di un chilo e mezzo, ora è un grande uomo di 31 anni, che tanto amo. Ricordate sempre che qui in Messico hanno un amico che è molto grato. Mi ricordo con affetto.
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